Università: costi e statistiche

01.04.2019

Quanto costa l'università?

Osserviamo qual è il costo della vita universitaria in Italia: il primo fattore determinante è la situazione economica di partenza, espressa per mezzo dell'ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), in base alla quale si dispone di agevolazioni sulle tasse annuali e sui costi dei trasporti. Queste alleggeriscono sensibilmente le spese in modo da renderle sostenibili ma non indifferenti. Infatti, osservando il rapporto Federconsumatori dello scorso anno relativo ai costi universitari annui, si evince che anche nelle fasce di reddito più basse le spese si aggirano intorno agli 8000 euro. Il costo, apparentemente proibitivo, è composto per la maggior parte da spese che si possono limitare, ovvero quelle relative all'affitto e più in generale alla vita fuori sede.

Coloro che, al contrario, continuano a vivere con la famiglia spendono in media 1400 euro, ovvero quelli necessari per i trasporti, le tasse universitarie e il materiale didattico, perciò il costo dell'università è molto più sostenibile di quanto comunemente percepito.


L'università conviene?

Quando in terza media si affronta la scelta della scuola superiore si viene investiti da una serie di avvertimenti riguardanti il futuro professionale: "Laureati oppure non troverai un lavoro vero", "Il professionale e il tecnico sono scuole per nullafacenti", "Col diploma del liceo non si va da nessuna parte", "Se ti laurei in lettere/psicologia lavorerai al Mc" ecc... .

Anche se alcuni di questi luoghi comuni nascondono un fondo di verità, è importante analizzare con cautela i dati che abbiamo a disposizione per confermarli o smentirli.

Osservando i dati sull'occupazione percentuale in base al titolo di studio, si evince che c'è una maggiore difficoltà a trovare lavoro per coloro che si diplomano nei licei e che ancora non possiedono una laurea: di questi solo il 62% hanno un lavoro, mentre per i titoli di studio tecnico-professionali la percentuale sale al 70%. Con l 'acquisizione di una laurea gli sbocchi professionali aumentano e il dato passa al 78%. In questo caso è utile sottolineare la differenza tra una laurea triennale e una specializzazione, al conseguimento della quale si ha un incremento di dieci punti percentuali.

A prescindere dall'area di studio scelta, il titolo universitario conferisce dei vantaggi di carattere economico: i laureati guadagnano di più, per un totale medio di € 13.80 all'ora contro gli € 11.50 dei diplomati.

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